"T
rovare al più presto i responsabili dell'uccisione dell'orso di nome 'Stefano' nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e mettere in campo azioni per prevenire il ripetersi di tali gravi atti di bracconaggio in futuro". A tornare sull'episodio dell'uccisione dell'orso nel PNALM è
Ermete Realacci, presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che ha presentato
un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando.
"Attentare alla fauna dei nostri parchi e' un atto gravissimo - prosegue Realacci - reso in questo caso ancor piu' grave, come sottolineato dal commissario del Parco Giuseppe Rossi, dal fatto che l'episodio sia avvenuto in una zona del Parco sino ad oggi al riparo da fenomeni di bracconaggio". "Purtroppo - spiega il Presidente della Commissione Ambiente della Camera - nonostante l'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise abbia messo in atto importanti iniziative di contrasto di attivita' illegali e di tutela proattiva, quali ad esempio l'assunzione in concessione diretta di territori comunali strategici per la tutela e la sopravvivenza della specie, il controllo sanitario di bestiame domestico, il miglioramento costante della regolamentazione degli indennizzi dei danni provocati dalla fauna protetta, e il miglioramento delle relazioni con istituzioni e operatori locali, compresi allevatori e agricoltori, negli ultimi mesi
si sono registrate numerose uccisioni di altre specie di fauna protetta: segnatamente di Lupo Appenninico".
Per questo l'On. Realacci ha chiesto al ministro di
attivare un coordinamento operativo-investigativo tra l'Ente Parco, il Cta del Corpo Forestale dello Stato e il Noe del ministero dell'Ambiente al fine di coadiuvare le indagini e trovare al piu' presto i responsabili di tale atto criminale, di istituire un tavolo tecnico con le tre Regioni interessate dal Parco per l'approvazione del relativo Piano e per l'istituzione dell'Area Contigua, di approvare il regolamento e di nominare al piu' presto il Presidente del Parco, superando cosi' l'attuale gestione commissariale.