Il bosco di Calabricito, nella zona di Acerra (NA) da due anni è area protetta regionale. Il che non ha ancora impedito a quell'area, importante anche dal punto di vista archeologico, di continuare ad essere una delle più inquinate della provincia napoletana. Proprio vicino a due siti archeologici, ormai abbandonati, c'è una enorme discarica abusiva, dove sono stati sepolti anche i fusti tossici del vicino impianto chimico della Montefibre.
Di fronte a questa inquietante situazione, che purtroppo è molto comune a diverse aree della Campania, il comune che fa? Per promuovere il rilancio del Parco, invece di ripulire l'area inquinata e bonificarla, cosa forse troppo dispendiosa, decide di vietarne la caccia. “Il divieto di caccia sarà vigente per tutto il periodo della stagione venatoria e comunque per la durata di un anno solare”, viene sottolineato in una nota del comune. Iniziare la bonifica della zona, aumentare i controlli e investire sulla promozione del volontariato locale, magari anche chiedendo l'aiuto dei cacciatori, non era forse meglio?