Una lettera firmata dai sindaci dell'altopiano del Cansiglio, per cercare di far ragionare Zaia e chiedere che la vicenda dei troppi cervi non si chiuda ancora una volta in un nulla di fatto. Se non si faranno i contenimenti, dicono, presto il bosco morirà. Mangiano ogni nuova pianta nata e il la foresta non riesce a rinnovarsi, causando un inesorabile declino per tutte le specie che la vivono.
I sindaci non ci stanno all'ennesima chiusura del Governatore e tornano a chiedere un incontro urgente, possibilmente già prima di ferragosto, considerato che il presidente veneto ha fatto sapere che trascorrerà questi giorni al lavoro. “Il presidente Zaia non può ascoltare solo gli animalisti, che tra l’altro non vivono in Cansiglio – ha detto il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca - deve ascoltare anche noi sindaci, che ancora nel giugno 2012 gli abbiamo chiesto un incontro personale". Secondo De Luca, lo stop dato da Zaia alla caccia di selezione dei cervi, quando il provvedimento era già deciso sia dagli organi competenti della Regione che dagli esperti dell’istituto Ispra, “di fatto è un affronto, una presa per i fondelli dei sindaci stessi, a cui era stato assicurato l’esatto contrario, solo un mese fa”.
Qualche problema di coerenza però ce l'hanno anche i sindaci, che chiedono aiuto alla caccia ma allo stesso tempo ne prendono le distanze per timore di essere accusati di fare gli interessi dei cacciatori. De Luca si affretta a spiegare che non è né cacciatore, né favorevole a nessuna forma di caccia, ma anche che in questo caso i contenimenti sono necessari. “In un modo o nell’altro - dice - dobbiamo assolutamente fermare questo processo di distruzione della nostra foresta”.
Anche il sindaco di Farra d'Alpago, Floriano De Pra, non ha le idee chiare. “Non vogliamo contraddire Zaia – dice - , sappiamo la pericolosità di taluni messaggi che possono raggiungere ogni angolo del mondo. Anche noi vogliamo evitare eventuali accuse alla nostra regione di ecatombe o mattanza di bambi; per il turismo sarebbe un disastro”. Ma, argomenta De Pra, “non è accettabile neppure il disastro che già c’è in Cansiglio”.
Nella lettera Zaia è stato formalmente invitato a riscontrare i danni alla foresta. E l'invito sarà esteso anche agli ambientalisti e agli animalisti. “Siamo disposti ad accompagnarli nei luoghi della tortura del bosco”. Dichiarano i sindaci.