E' molto simile ad una delle tante iniziative legislative della Brambilla la proposta avanzata dai Verdi tedeschi di istituire il Veggie Day, una giornata a settimana in cui bandire completamente dalle mense scolastiche e da quelle degli uffici pubblici ogni alimento a base di carne. L'obbiettivo del divieto, inserito nel programma di governo dei Verdi, è quello di sensibilizzare le persone alla necessità di ridurre il consumo della carne, che fa male all'ambiente e alla salute. In realtà, su questo genere di proposte, almeno in Italia, hanno un certo peso le pressioni da parte delle associazioni animaliste, come dimostrano i reciproci spalleggiamenti tra l'ex ministro del turismo e alcune associazioni, riunite da un movimento capeggiato proprio dalla Brambilla.
Ma sulla spinta ad un diverso consumo della carne da registrare c'è anche la follia che ha permesso la produzione di un hamburger in provetta a partire dalle cellule staminali estratte da un bovino. L'operazione, durata diversi mesi, è costata ben 250 mila euro (per 140 grammi di “carne”). Con il risultato che l'hamburger, cucinato e fatto assaggiare a critici gastronomici in un ristorante di Londra, sa vagamente di carne ma manca di gusto. In sostanza, a quanto pare, meglio una bella insalata e una manciata di pillole proteiche.
A finanziare il tutto è stato Sergey Brin, niente meno che il fondatore di Google, entusiasta da subito di partecipare ad una sfida rivoluzionaria, partita dai ricercatori dell'Università di Maastricht, che ora sono ottimisti. Entro 10 anni le finte bistecche potranno finire sul mercato e fare concorrenza a quelle provenienti da veri animali. Ma prima bisognerà affinare il prodotto. Serve un modo diverso per ossigenare le fibre muscolari e uno stratagemma più semplice per far moltiplicare le cellule staminali, per cui è stato utilizzato del siero fetale bovino.