A rendere nota la notizia è l'Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP), che esprime vivo apprezzamento per la correzione apportata dal Parlamento, in sede di conversione del decreto-legge cosiddetto "svuota-carceri".
Infatti il decreto legge 78 del 1 luglio scorso prevedeva che anche per i condannati per il reato di incendio boschivo doloso (art. 423bis del codice penale) l'espiazione della pena in caso di condanna sarebbe stata scontata ai domiciliari. "Dopo numerose proteste di associazioni di categoria del comparto di polizia ambientale (tra cui l'AIPP) e di associazioni per la salvaguardia dell'ambiente - evidenzia l'associazione -, il Parlamento, con la legge di conversione n.94, pubblicata in gazzetta ufficiale il 19 agosto 2013, ha eliminato l'ipotesi dell'incendio boschivo dal novero dei reati ammessi alla pena alternativa".