La Commissione europea, in data 10 settembre 2013, ha inviato al Parlamento Italiano, per l'acquisizione del previsto parere dei Paesi membri, la proposta di regolalamento sulla prevenzione e la gestione delle specie esotiche invasive, che dovà passare al vaglio di di Parlamento europeo e del Consiglio prima di essere approvato.
Il documento è stato deferito alla 13ª Commissione permanente che esprimerà il parere motivato entro il termine del 17 ottobre 2013. Le Commissioni 3ª, 9ª e 14ª e potranno formulare osservazioni e proposte alla 13ª Commissione entro il 10 ottobre 2013.
Si tratta di un documento molto importante, visto che, per la prima volta ci troviamo di fronte ad un atto che regolerà l'approccio alle specie esotiche invasive in maniera uniforme nei diversi paesi europei (questo, forse, fungerà da freno anche ai ricorsi animalisti che in diverse zone stanno mettendo in difficoltà gli amministratori che intendono attuare provvedimenti a difesa della biodiversità).
"La presente proposta - si legge infatti nel documento - è intesa ad
affrontare le questioni succitate tramite l’istituzione di un quadro d’azione per prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi delle specie esotiche invasive sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici, puntando nel contempo a limitare i danni sociali ed economici. Tale intento verrà perseguito mettendo in campo misure che garantiscano un intervento coordinato, destinando risorse alle specie prioritarie e ad aumentare le azioni preventive, in conformità con l’approccio sotteso alla Convenzione sulla diversità biologica e con i regimi dell’Unione sulla salute degli animali e dei vegetali".
Come limitare le specie invasive: la Commissione pensa a "misure che affrontino l’introduzione deliberata di specie esotiche invasive nell’Unione e il loro rilascio deliberato nell’ambiente, l’introduzione e il rilascio accidentali,
la necessità di istituire un sistema di preallarme e
reazione rapida e la n
ecessità di gestire la diffusione di queste specie nell’Unione".
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