I National Park americani non apriranno i battenti domani, così molti altri servizi gestiti dal Governo di Washington. E' la conseguenza del braccio di ferro al Congresso americano che ha portato ad un mancato accordo sul bilancio. La vera battaglia si è giocata sulla riforma sanitaria, sabotata alla Camera dagli avversari politici, che lì hanno la maggioranza. Deciso lo stop al finanziamento dell'Obamacare, è stato proposto un via libera ai fondi a patto che si ritardasse di un anno l’entrata in vigore della riforma. Cosa che non è stata accettata da Obama e i suoi. La situazione attuale è quindi la chiusura di gran parte degli uffici pubblici, cosa che non succedeva da 17 anni, e che provocherà danni economici per miliardi di dollari.
Per cominciare non apriranno i cancelli di tutti i National Park d'America. Ai visitatori presenti verrà chiesto di lasciare immediatamente l'area, mentre chi si dovesse trovare in uno dei tanti campeggi dei parchi nazionali americani avrà due giorni per lasciare il parco. Chiuderanno anche tutti i musei federali di Washington, compreso lo zoo e il museo dell'Olocausto, gli archivi nazionali, le biblioteche dei presidenti, tranne quelle che funzionano come fondazioni private.
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