Coldiretti Lazio ottiene l'impegno della Regione sul fronte danni fauna selvatica e risarcimenti. L'Assessore all'Agricoltura Sonia Ricci ha promosso di attivare immediatamente un piano di prevenzione regionale attraverso l’utilizzo di un’apposita misura del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) con una dotazione finanziaria disponibile di 3.600.000 euro per rimborsare gli agricoltori che realizzano strutture e manufatti atti a garantire la coesistenza della fauna selvatica e le attività produttive agricole. Non solo, l’assessore si è impegnata a reperire nelle pieghe del bilancio regionale 2014 stanziamenti adeguati a garantire i pagamenti degli indennizzi agli agricoltori danneggiati.
Coldiretti Lazio ha presentato una proposta di legge regionale, che il presidente della Commissione Agricoltura della Regione, Mario Ciarla si è impegnato già a partire dalla prossima settimana a calendarizzare sia nei lavori della stessa Commissione sia in Aula favorendo la sua rapida approvazione.
Secondo Coldiretti Lazio la proposta di legge dovrebbe consentire di affrontare il problema dei danni da fauna selvatica soprattutto sul lato della prevenzione e di adeguate misure di controllo ordinario e straordinario, senza dimenticare il massimo della trasparenza e della semplificazione nella corresponsione degli indennizzi quando dovessero fallire le misure di cui sopra.
Al Convegno “Danni da fauna selvatica: a rischio un modello di sviluppo e la sopravvivenza delle aziende agricole del Lazio. A.A.A. soluzioni offresi”, tenuto alla sede del Consiglio regionale, erano presenti, oltre 300 agricoltori in rappresentanza delle imprese del Lazio maggiormente danneggiate, Consiglieri regionali, Sindaci e loro rappresentanti, oltre, naturalmente a presidenti e direttori delle sedi provinciali del Lazio di Coldiretti.
“I danni da fauna selvatica- ha detto nel suo intervento il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri- mettono a rischio un modello di sviluppo e la sopravvivenza delle imprese di un settore importante dell’economia laziale che vale il 17% del PIL regionale e che merita dunque di essere collocato al primo posto nella graduatoria delle urgenze che aspettano risposte dalla Regione Lazio”.