Degli storni di Roma si è parlato molto negli ultimi giorni, dopo che sui giornali è uscita la notizia della mancanza dei fondi da parte del comune per gli interventi di allontanamento dei 4 milioni di uccelli che stanno letteralmente coprendo di guano le sponde del Lungotevere. Sarà stato proprio il clamopre mediatico a costringere il comune a trovare i soldi, e per far partire a tempo di record alcune squadre di dissuasori, umani.
Il compito è stato affidato alla cooperativa Fauna Urbis. Circa una quindicina di operatori armati di mascherina e tuta anti guano si recano al tramonto nei punti più critici della zona per diffondere il grido di allarme: con un megafono collegato al cd lanciano il "distress call", un grido d'allarme che mette in fuga gli uccelli.
"L’intervento dovrebbe durare fino a marzo quando – spiega la coordinatrice di Fauna Urbis, Alessandra Buscemi sul Corriere della Sera - gli storni lasceranno definitivamente l’Italia per dirigersi verso il Nord Europa. Ci divideremo tra le diverse zone della città ma nei prossimi tre giorni concentreremo gli interventi nel centro di Roma dove sono stati segnalati maggiori disagi". E prosegue: "Ci riuniremo intorno alle 16 orario in cui gli uccelli dopo avere lasciato la campagna raggiungono i platani della città. Speriamo di risolvere il problema, non devono capire che si tratta di un bluff". La cooperativa ha anche un call center per le segnalazioni, attraverso il numero 3294652794 attivo dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17.