Una cappa di silenzio avvolge le vicende che stanno vivendo i ricercatori dell'istituto Mario Negri di Milano, preso di mira da proteste animaliste, contrarie alla sperimentazione scientifica al punto di arrivare alle minacce, indirizzate al direttore dell'istituto, Silvio Garattini.
Contro gli sperimentatori, che altro non sono che scienziati, spesso sottopagati, che studiano con assoluta abnegazione per trovare cure a gravi malattie, sabato 30 novembre l'associazione Animal Amnesty organizza una manifestazione nazionale contro la sperimentazione animale, denominata strumentalmente “vivisezione”. In queste ore qualcosa si è mosso. Si sta muovendo il mondo scientifico, con un manifesto, dal titolo “Io sto con il Mario Negri”, firmato dal rettore dell'Università degli Studi di Milano, da ricercatori e rettori universitari, giornalisti scienfifici, deputati e consiglieri regionali, per dire che si è sorpassato il limite della libera manifestazione di pensiero. La manifestazione è infatti organizzata “contro il vivisettore Silvio Garattini”.
“Si tratta, innanzi tutto – rispondono i firmatari del manifesto - , di un’inaccettabile e incivile personalizzazione della polemica, nei confronti di uno dei più autorevoli, a livello internazionale, scienziati italiani. In realtà, però, a essere chiamato in causa è l’intero mondo della ricerca biomedica, oggetto di campagne pubblicitarie e di stampa che mirano a impedire che in Italia si continui a fare ricerca nell’interesse, in primo luogo, dei malati. Per questo, oltre a esprimere piena solidarietà a Silvio Garattini e ai ricercatori dell’Istituto ‘Mario Negri’, ci impegniamo, come esponenti del mondo della ricerca, delle Istituzioni e dell’informazione, a testimoniare anche personalmente il 30 novembre, presso la sede dell’Istituto, la nostra vicinanza, consapevoli che nel sostenere le ragioni della ricerca, sosteniamo contemporaneamente il diritto alla salute dei cittadini italiani e il futuro del Paese".
Garattini ha ricevuto manifestazioni di solidarietà anche dal mondo venatorio (l'Associazione Cacciatori Lombardi) per alcune minacce di morte da parte degli animalisti ricevute via facebook e via mail. E' stato lo stesso Garattini ad ammetterlo . " La cosa grave - sostiene il farmacologo- è che queste azioni non vengono condannate da certe associazioni , come la lav , che dicono di volere il dialogo, ma di fatto non condannano, quindi sostengono questa gente".
A.C.L. intende essere in prima fila nel mettere al centro l'uomo e la sua salute rispetto a posizioni integraliste, condannando senza attenuanti atti e minacce che in questo caso sono rivolte ad un eminente personaggio. A.C.L. si associa al pensiero e all' attività intellettuale e scientifica del Prof. Garattini e lo invita a continuare nella sua proficua attività di ricerca volta a trovare nuovi farmaci che aprono nuove frontiere per la cura delle malattie.