Su oltre 71 mila specie considerate da IUCN sono più di 21 mila quelle a rischio di estinzione nel mondo. Lo dice il nuovo rapporto biodiversità del Wwf, che traccia un quadro drammatico per le specie animali, visto il tasso di estinzione altissimo (1000 volte superiore a quello dell'estinzione naturale), causato dalle attività umane.
Wwf parla di popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi 40 anni e di un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse, con ormai solo un quarto della biosfera in una situazione ancora “selvatica”, ricordando che nel 1700 più della metà della biosfera era in condizioni selvatiche e il 45% in uno stato seminaturale. Ovviamente, aggiungiamo noi, in nessun caso in Italia le specie si trovano in condizione di sofferenza a causa della caccia, non fosse altro che questa attività non può incidere che in maniera marginale su un territorio che per almeno un terzo è di fatto chiuso all'esercizio venatorio (data la percentuale minima di aree protette), e dato che, qualora si presentino problemi di conservazione, scattano programmi di tutela e divieti.
Il rapporto WWF stila il “borsino delle specie” per indicare chi sale e chi scende. "Tra le specie che “salgono”, il lupo è passato da 100 esemplari nel 1970 ai circa 1.500 di oggi, l’orso delle Alpi da 3-5 individui nel 1990 a più di 40, il camoscio appenninico, da 600 nel 1990 a circa 2.000, il grifone da 20 coppie nel 1990 a più di 100 coppie, l’airone guardabuoi che non era più presente nel 1980, oggi conta più di 1000 coppie. La cicogna bianca è passata da 0 a 100 coppie dal 1970 a oggi, il fenicottero, assente nel 1980 e oggi specie simbolo con 3000 coppie. Sono invece in forte contrazione specie come la gallina prataiola, che nel 1970 contava 1.000 esemplari in Puglia mentre oggi sono 5-10; il gambero di fiume, che ha perso il 90% del proprio areale dal 1960 a oggi e altri come il gallo cedrone, la pernice bianca, l’ululone, la tartaruga marina e le testuggini d’acqua e di Hermann, di cui non ci sono dati numerici precisi ma che hanno subito un forte declino. Mentre sono stabili su numeri bassissimi specie simbolo come l’orso bruno marsicano, con 40-46 individui, la foca monaca o la lince, queste ultime due ridotte a pochissimi individui".
Il rapporto, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia e presentato in vista della Conferenza Nazionale sulla Biodiversità organizzata dal Ministero dell’Ambiente per l’11 e 12 dicembre, è accompagnato all'invito, rivolto alle istituzioni nazionali di prendere in considerazione 10 proposte concrete, che vanno da uno specifico Comitato, alla legge per la contabilità ecologica fino al catalogo dei sussidi dannosi o favorevoli.
“Il mondo - dice Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e curatore del rapporto - ha perseguito modelli di sviluppo basati sulla crescita continua che hanno intaccato drammaticamente il capitale naturale del pianeta”. Certo, qualcuno potrebbe far notare che finora Wwf di fatto ha fatto parte di quel sistema (basti pensare all'accordo Wwf- Fiat, da cui scaturì la Panda, auto che inquinava esattamente come le altre) e alle tante altre campagne commerciali, con grandi marchi che hanno pubblicizzato i loro prodotti con il logo Wwf. In Germania alcuni anni fa il Panda fu addirittura accusato di appoggiare e trarre profitto da aziende chimiche e biotecnologiche responsabili di deforestazioni e sviluppo delle coltivazioni geneticamente modificate (attualmente di quell'inchiesta, condotta dal documentarista Wilfried Huismann, non sappiamo se sia emerso qualcosa di giuridicamente rilevante. Ciò che sappiamo che il suo documentario "Il patto con il Panda", nell'ottobre dello scorso anno ha vinto il secondo premio per il giornalismo critico del Brennero dalla fondazione Otto).
Aggiungete che nello stesso comunicato Wwf approfitta per rivolgere un esplicito invito ai cittadini a dare un supporto concreto (soldi) all'associazione in occasione del Natale (con l'adozione simbolica di una specie a rischio o l'acquisto su ebay di uno dei panda di cartapesta personalizzati), e avrete il quadro completo dell'ennesima operazione di marketing di sicuro effetto, che non ha nulla da invidiare a quelle di una vera Spa. |