"Ritengo che l'unico modo per salvare la zootecnia italiana sia mettere gli allevatori in condizione di produrre a costi piu' bassi, eliminando quelli superflui imposti da un certo sistema, e quindi di vendere di piu' e guadagnare di piu'. Eventualmente intervenire contemporaneamente sulla filiera perche' i suoi prodotti arrivino ai consumatori a prezzi piu' bassi. Mentre ritengo demagocico pensare di proteggere i produttori italiani impedendo di vendere a quelli stranieri". Lo dice in una nota il segretario generale di Federfauna Massimiliano Filippi in merito alle proteste di Coldiretti al passo del Brennero.
"D'accordissimo sull'idea di smascherare il "falso Made in Italy", d'accordissimo sul rendere operativo l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti, d'accordissimo nell'aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli. Molto meno d'accordo sul fatto che cio' sara' sufficiente, soprattutto di questi tempi, ad orientare gran parte di essi verso prodotti che costino di piu'!..."
Per vendere a tutti i consumatori e non solo a quelli disposti a pagare per avere il prodotto di nicchia, dovremmo garantire prezzi di mercato concorrenziali, e per quanto riguarda gli allevatori fare in modo che guadagnino, consentendo loro di eliminare alcune voci di costo. E' vero che il lavoro dell'allevatore e' mosso soprattutto da passione, ma con la sola passione non si mangia!...".