Un
nuovo regolamento provinciale
vieta l'esercizio della falconeria con razze non autoctone nel territorio di Trento. Un provvedimento che ha subito creato alcuni dissapori, ne è un esempio il contenzioso aperto dal falconiere
Dino Dossi di Brentonico che si è visto costretto a rinunciare, almeno per il momento, ai suoi
due falchi di razza Harris,
espulsi per la loro nazionalità extracomunitaria. Dossi ha affidato nel frattempo i due falchi ad un parente in provincia di Verona ma si è detto disposto a seguirli. Non ci sorprende che non ne faccia soltanto una questione di principio, ogni
falconiere ha un rapporto speciale con i suoi falchi: ''Non basta solo dar loro da mangiare – ha dichiarato - devono essere accuditi e tenuti costantemente in esercizio. Non voglio che il distacco sia pesante anche dal punto di vista psicologico e comportamentale''.
In realtà questa legge risponde ad un principio chiaro, quello di
evitare la contaminazione genetica delle specie autoctone e l'alterazione degli equilibri degli ecosistemi. ''Specie come la poiana di Harris tipica del Nord America – ha dichiarato all'Ansa Fulvio Fraticelli, direttore scientifico del Bioparco di Roma - sono poco pericolose, ma sempre ad alto rischio di fuga. Si mette cosi' a rischio la sopravvivenza delle specie di rapaci autoctone, già ridotte al lumicino''.