Manca ancora l'approvazione da parte della Regione Sardegna, e quindi il Piano di gestione del cinghiale nell’area del Parco di Porto Conte, avviato nel 2008 e che fino ad oggi ha consentito di limitare i danni a colture e incidenti stradali, non può ripartire come previsto. A denunciarlo è il presidente del Parco, Stefano Lubrano, che in queste ore ha portato la notizia all'attenzione della stampa locale e richiamato la Regione a risolvere la situazione, superando le questioni di ordine sanitario che risultano all'attenzione dell'Assessorato regionale alla Sanità dall'ottobre scorso.
Nel frattempo la popolazione dei cinghiali è cresciuta a livelli di guardia, con i cinghiali che stanno arrivando ad invadere i centri abitati di Maristella e Fertilia, e gli incidenti stradali in aumento. Una missiva inviata all’assessore regionale alla Sanità Simona de Francisci, chiede ora urgente verifica per capire il motivo dei ritardi nelle autorizzazioni.
"Il piano di gestione dei cinghiali, fino ad oggi - si legge nella nota del presidente del Parco Stefano Lubrano- ha consentito di governare e limitare la crescita esponenziale di questa specie di ungulati selvatici, riuscendo così ad alleviare i disagi economici e i pericoli per la sicurezza della comunità residente, e per le aziende agricole operanti nell’area del Parco e agli immediati confini. Il nuovo piano triennale sottoposto all’attenzione dei vostri uffici, sarebbe dovuto essere operativo, una volta ottenute tutte le autorizzazioni, dal mese di novembre scorso". Se il Parco non avrà risposta minaccia di rivolgere la questione al prefetto.