Sono 12 le alzavole (5 in Toscana, 5 in Veneto, e 2 in Lombardia) dotate di trasmettitore satellitare dall'
Acma (
Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) con il patrocinio dell'Ufficio Avifauna Migratoria Fidc. Si tratta del primo studio di questo genere a livello mondiale sull’alzavola e uno dei pochi sugli anatidi in generale, pertanto, si legge sul sito della Fidc, le incognite sulla sua riuscita in termini di dati raccolti sono notevoli e potranno essere fugate solo nei prossimi mesi.
I primi risultati di trasmissione appaiono comunque incoraggianti. È innegabile, spiega Alfonso Lenzoni, Presidente ACMA - FIdC - che essere riusciti a rendere operativo questo progetto costituisce un motivo di grossa soddisfazione per il mondo venatorio, che deve necessariamente riappropriarsi sempre più del suo ruolo di gestore del patrimonio faunistico anche per la selvaggina migratoria.
Tutte le operazioni di marcatura, sono state eseguite con la massima professionalità dal Dott. Giunchi e dal Dott. Vanni dell’Università di Pisa, che hanno a tale scopo anche effettuato preliminarmente una trasferta a scopo formativo all’Istituto di riferimento in Europa per queste ricerche, il Max Planck Institute.
Oltre alla Federazione Italiana della Caccia Nazionale e all'ACMA, hanno partecipato attivamente anche Ambito territoriale di caccia Ravenna 2; Ambito territoriale di caccia Rovigo 3; Ambito territoriale di caccia Venezia 5, Ente produttori selvaggina Veneto, Federazione Italiana della Caccia Brescia, Federazione Italiana della Caccia Lombardia, Federazione Italiana della Caccia Toscana, Federazione Italiana della Caccia, sez. provinciali Toscane e in particolare la sezione provinciale di Livorno. A breve, dicono da Fidc, sarà operativo un sito dedicato al progetto, dove sarà possibile a tutti visualizzare anche le localizzazioni delle alzavole marcate.