La Camera ha approvato il decreto legge emergenza ambientale, che contiene alcuni provvedimenti urgenti per rispondere ai danni causati da decenni di inquinamento (e di immobilismo istituzionale) nella cosiddetta Terra dei fuochi e nell'area dell'Ilva di Taranto. Ora la palla passa al Senato che ha una decina di giorni per convertire il decreto in legge.
Nel testo si danno nuovi strumenti alla Magistratura per combattere i roghi di rifiuti, accelerazione delle bonifiche, mappatura dei terreni inquinati, uso dell'esercito a scopo di sorveglianza, screening sanitario gratuito per Campania e Puglia, e risorse per l'adeguamento ambientale dell'Ilva. Secondo il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci con questo provvedimento "le istituzioni danno una risposta forte contro illegalità e ecomafia, a tutela del diritto alla salute dei cittadini e a difesa dell'ambiente".
In particolare per la parte dedicata alla Terra dei fuochi, viene introdotto il reato di combustione dei rifiuti, si istituisce un Fondo ad hoc (Fondo unico giustizia) alimentato dalla confisca dei beni provenienti dalle attività della criminalità organizzata e dai guadagni legati agli eco-reati per reperire risorse per le bonifiche; si prevedono accelerazione sul risanamento ambientale, mappatura dei terreni per distinguere le aree contaminate da quelle 'sane', disposizione di alcuni vincoli sui terreni 'bollinati' (come per il 'no food' e piante per la fitodepurazione (un emendamento approvato dall'Aula dopo una riformulazione visto che la proposta prevedeva la possibilità di piantare anche canapa indiana), più trasparenza per i cittadini, lo stop a nuovi commissari, maggior sostegno alla filiera agricola campana. Poi, l'esercito, con 850 unità, a presidio del territorio potrà essere impiegato soltanto per un anno (l'emendamento è stato approvato in Aula).
Per la parte Ilva, viene disposta la possibilità di un aumento di capitale per reperire le risorse per l'attuazione dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia). In questo modo, l'aumento del capitale sociale servirà per pagare l'attuazione dell'Aia (in cambio vengono offerte azioni). Viene configurata anche la possibilità di richiedere le risorse necessarie per il risanamento ambientale direttamente alla famiglia Riva. Altra possibilità per l'Ilva, nel caso in cui non si riescano a reperire le risorse entro il 2014 il commissario potrà chiedere le somme sottoposte a sequestro penale. (Ansa)