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News NaturaNo anche alle catture, ricorso animalista al Tar di Genova lunedì 3 febbraio 2014 | | E' l'assessore regionale Renata Briano a lanciare l'allarme: “il ricorso degli animalisti rischia di farci pagare la sanzione europea”, scrive commentando l'ennesima bagarre mediatica a difesa degli scoiattoli grigi. L'Italia è infatti sorvegliato speciale dall'UE, che da anni intima di agire di fronte alla diffusione delle specie invasive, e questa volta, visto il nulla di fatto degli scorsi anni e vista la minaccia che la specie si diffonda in altri paesi confinanti col nostro, non chiuderà certo un occhio.
Ma i difensori degli scoiattoli non si scompongono di fronte a queste possibili pesanti conseguenze, e non hanno fatto una piega nemmeno di fronte agli sforzi che regione e comune di Genova hanno fatto per andare incontro alle loro richieste, sforzi che hanno portato alla predisposizione di un piano mai tentato prima in nessun altro posto d'Europa: la cattura e sterilizzazione degli scoiattoli, che potranno continuare a vivere in altri luoghi, ma senza riprodursi. Il tutto rientra in un progetto-pilota che vede protagoniste tre Università (Genova, Insubria, Torino), il Ministero dell'Ambiente, le regioni Liguria, Lombardia e Piemonte, e al quale collabora in veste di consulente anche Legambiente.
Lo scorso anno, ricordiamo, la Regione ha dovuto (voluto) accontentarli e deciso di sospendere il provvedimento che avrebbe permesso la soppressione generalizzata degli esemplari censiti nel Parco di Nervi. Subito però si era manifestato il malcontento per la nuova soluzione. Ora, distanza di tutto questo tempo, quando il progetto finalmente può partire, la tiritera con gli animalisti ricomincia da dove era stata interrotta.
Anche se nessuno torcerà un pelo agli scoiattoli, nonostante si tratti di una specie invasiva e dannosa, anche se l'Unione Europea ne chiede la soppressione, i protezionisti di VAS (Verdi Società e Ambiente) hanno presentato ricorso al Tar. C'è anche chi, tra gli animalisti, continua a diffondere informazioni distorte, affermando per esempio che ogni scoiattolo, una volta sterilizzato, sarà costretto in cattività per tutta la sua vita. Cosa che i i tecnici del progetto smentiscono subito “ad oggi - dicono - sono stati catturati e sterilizzati 12 scoiattoli, 9 sono già stati liberati, 2 verranno liberati a breve e l'ultimo poco dopo”. L'atto, occorre ribadirlo, ha però trovato qualche remora da alcune associazioni ambientaliste, che fanno proprie le preoccupazioni sostenute in tutta Europa per le sorti dello scoiattolo rosso, in pericolo per la presenza del suo diretto antagonista. La multa europea in caso di sospensione anche di questo tipo di azione questa volta è proprio dietro l'angolo. Come finirà?
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