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News NaturaOGM, Italia e altri 11 dicono no all'Europa lunedì 17 febbraio 2014 | | L'Italia, insieme ad altri 11 Paesi ha chiesto formalmente alla Commissione Ue di ritirare la proposta che autorizza la coltivazione del nuovo mais transgenico 1507. La Commissione negli scorsi ha invece sostenuto di essere "legalmente obbligata" a procedere verso l'autorizzazione della coltivazione del nuovo mais transgenico, aggiungendo che, in ogni caso, un'eventuale coltivazione del mais Pioneer 1507 "molto verosimilmente avverrebbe solo in Spagna".
Ora i 12 Paesi (Austria, Bulgaria, Cipro, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Slovenia, Malta), in una lettera firmata, tra gli altri, dal ministro per gli affari europei Enzo Moavero, inviata al commissario alla Salute Tonio Borg, chiedono a Bruxelles un passo indietro, ricordando che "una grande maggioranza degli attori coinvolti, il Parlamento Ue e gli Stati membri si sono ripetutamente opposti alla proposta" e ieri "solo 5 Stati l'hanno sostenuta mentre 19 erano contro".
L'Italia, tra l'altro, sarà presto costretta a pagare presto il prezzo del mancato recepimento della Direttiva 2001/18/CE in materia, che regolamenta la coltivazione di Organismi geneticamente modificati nei Paesi UE. La Direttiva non consente a uno Stato membro di opporsi in via generale alla messa in coltura sul suo territorio di tali organismi geneticamente modificati a meno che dimostri, con dati scientifici solidi, danni sanitari e ambientali. | Leggi tutte le news | |
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