"Sul progetto di salvaguardia dello scoiattolo rosso il TAR ci da ragione, dimostrando che siamo vittime dell'ennesimo dispetto degli animalisti", così commenta l'Assessore all'Ambiente Renata Briano l'ennesima lotta giudiziaria combattuta in Liguria sul fronte della gestione della fauna.
Ricordiamo che all'inizio di febbraio il Tar aveva sospeso in via cautelare il progetto genovese (Parco di Nervi) per la rimozione dello scoiattolo grigio, specie alloctona che danneggia quella autoctona, lo scoiattolo rosso, tutelato nei programmi per la difesa della biodiversità a livello europeo. L'Europa ha anche aperto una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per non avere messo in pratica i programmi di eradicazione come fatto invece da altri paesi. L'Italia è sorvegliato speciale per il rischio che lo scoiattolo americano possa diffondersi oltralpe. Dopo la dura opposizione degli animalisti, la Regione e gli altri enti coinvolti lo scorso anno hanno deciso per la cattura e la sterilizzazione dei grigi e avviato le operazioni per il rilascio degli scoiattoli in altri parchi cittadini. Ma accontentare chi nega all'origine il problema si è dimostrato tutt'altro che cosa facile, così i protezionisti hanno presentato un nuovo ricorso al Tar, opponendosi anche a questa soluzione.
La sospensione cautelare però non è durata molto. Oggi, dice Briano, "il tribunale ha bocciato la frangia integralista del movimento animalista e riconosciuto che la nostra iniziativa non solo è pienamente legittima ma realizza doverosi impegni assunti in sede comunitaria". Le catture degli scoiattoli possono quindi riprendere, per lo meno fino al prossimo pronunciamento giudiziario. Gli animalisti di Vas hanno già annunciato che presenteranno appello anche contro il giudizio del Tar.
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