La Forestale dà notizia del sequestro di un “ingente quantitativo di selvaggina proveniente da vari Paesi europei ed extraeuropei” avvenuto nei giorni scorsi a Vicenza. Il quantitativo di selvaggina sequestrata ammonta a circa 500 chilogrammi ed è costituito principalmente da oltre 1.600 esemplari di Beccaccia per un valore sul mercato nero di circa 80mila euro. Il sequestro riguarda anche carne di antilope di provenienza argentina, sprovvista di idonea documentazione e altra carne di specie e provenienza ignote.
L'operazione è stata condotta dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Vicenza, in collaborazione col personale dei Comandi stazione vicentini di Valdagno, Arzignano ed Enego e del Servizio Veterinario dell'ASL di Arzignano a seguito di alcune segnalazioni.
La Forestale ha così effettuato alcune perquisizioni che hanno portato alla denuncia di quattro persone e al deferimento all'Autorità Giudiziaria dei legali rappresentanti di due ditte operanti nel settore dell'importazione e commercio di carni e selvaggina, una con sede a Valdagno (VI) e l'altra con sedi a Mira e Porto Marghera (VE). Ai quattro indagati sono state contestate varie ipotesi di reato per illecita vendita e detenzione di carni appartenenti a varie specie selvatiche per le quali non è consentito il commercio nel territorio italiano, secondo quanto disposto dalla Legge sulla caccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA