La
Commissione Europea in questi giorni si è pronunciata sulla necessità di sviluppare una
strategia a livello europeo per
prevenire,
controllare ed
eliminare le specie invasive, pericolose per
l'equilibrio degli ecosistemi, ma anche per la
stabilità economica europea. La Commissione oltre a dare direttive al Consiglio Europeo e a proporre soluzioni diverse in quest' ottica, ha annunciato che continuerà a sostenere
interventi mirati per la ricerca scientifica. Secondo i dati a disposizione i danni causate da queste specie costano all'Unione Europea dai 9600 miliardi di euro ai 12700 all'anno. Il rapporto presentato dalla Commissione pone come obiettivo quello di
fermare il declino della biodiversità entro il 2010, cosa che comporterà l'armonizzazione degli interventi legislativi per controllare la diffusione delle specie ritenute invasive. Si parla di quelle specie di animali ed insetti che
prosperano in ambienti nuovi,
mutando gli equilibri esistenti. É il caso ad esempio
dell'Anoplophora chinensis, il tarlo asiatico importato accidentalmente in Europa, che si è espanso a macchia d'olio e sta causando la morte di migliaia di alberi anche in Italia.