Il Giappone ha fatto sapere in queste ore che rispetterà la sentenza della Corte di Giustizia Internazionale dell'Onu che ha ordinato l'immediato arresto della caccia alle balene nell'Antartico. "Come Paese che rispetta lo stato di diritto e come membro responsabile della comunità internazionale, il Giappone si atterrà alla decisione della Corte", ha detto il capo negoziatore, Koji Tsuruoka, all'uscita dall'aula, pur esprimendo "profonda delusione".
A denunciare il Giappone alla Corte dell'Aja era stata nel 2010 l'Australia, accusando Tokyo di portare avanti un'attività prettamente commerciale sotto la copertura della ricerca scientifica. A differenza di Norvegia e Islanda, che continuano a cacciare balene nonostante la messa al bando internazionale del 1986, il Giappone aveva insistito nel difendere la sua attività con la giustificazione che avrebbe avuto finalità scientifiche. Il portavoce del governo, Noriyuki Shikata, non ha escluso la possibilita' di un ritorno alle fiocine, sottolineando che "per il futuro, dobbiamo esaminare attentamente il corpo della sentenza".
(Fonte Agi)