Andrea Gennai, pisano, 44 anni, da poco meno di un anno dirige il Parco regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli, ovvero nell'insieme uno degli habitat più ricchi e importanti per la fauna migratoria toscana. Gennai, intervistato da Toscana Notizie ha fatto sapere di non essere affatto contrario alla caccia.
"I nostri obiettivi – ci spiega – vanno dalla conservazione del patrimonio ambientale, al fare in modo che diventi volano di uno sviluppo durevole, che guardi alle generazioni future, dall'educazione alla formazione, al far si che il parco sia sempre più uno strumento in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e dei frequentatori". I veri nemici di questo ambiente, dice Gennai, sono la speculazione edilizia, lo spaccio di droga, la prostituzione per cui "se ti distrai un attimo, dopo un giorno ti accorgi che hai perduto dei valori ambientali".
"Ma se sono in grado di monitorare la situazione – precisa Gennai – ne capisco la vulnerabilità e attivo politiche di controllo. Eppure non siamo talebani della conservazione. Il parco si basa sulla zonizzazione: alcune aree non si toccano e le difendiamo con le unghie e con i denti, mentre in altre (penso ad esempio a Massaciuccoli) una conservazione integrale sarebbe addirittura deleteria e porterebbe ad esempio alla scomparsa degli uccelli. E' per questo che non sono pregiudizialmente contrario alla caccia - spiega - che è permessa su metà della superficie del lago. Anche i cacciatori svolgono una funzione utile all'ambiente. E poi nel resto del territorio permettiamo abbattimenti mirati a tenere sotto controllo la fauna. La caccia insensata è quella per la quale si liberano i fagiani il venerdì per permetterne l'uccisione la domenica: è una vera aberrazione".
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