Quattro attentati incendiari nel 2012 erano costati ad alcuni militanti dell'Alf, gruppo animalista estremo, l'accusa di terrorismo. I tre imputati, colpevoli di aver appiccato il fuoco ad un'autorimessa e ai furgoni di alcune aziende tra Firenze e Siena nel campo della lavorazione e trasformazione di latticini e carne, sono stati condannati qualche giorno fa a due anni e quattro mesi di reclusione. Il giudice però ha fatto cadere l'aggravante della finalità di terrorismo discostandosi così dalla linea sostenuta dal pubblico ministero. I reati loro ascritti sono danneggiamento e incendio.
All'epoca degli attentati, tutti firmati con la sigla Alf (Animal Liberation Front), per i tre era partita una vera e propria caccia all'uomo, con tanto di arresto internazionale per Luca Bonvicini, preso due mesi dopo a Parigi, le manette erano scattate subito per Filippo Serlupi D’Ongran, di Firenze, e Lorenzo Oggioni, di Scandicci. Quattro gli episodi contestati agli esponenti dell’Alf: detto dell’ultimo, quello di Montelupo, gli altri avvennero tra il 7-8 ottobre a Monteriggioni (Siena) alla centralina elettrica e all’impianto d’aerazione di ‘Salcis di Morbidi A. & C. sas’, che produce insaccati e salumi; tra il 27 e 28 dello stesso mese furono dati alle fiamme un camion e i locali della ‘Fani Giuliano & C. snc’ di Troghi (Rignano sull’Arno) che lavora sottoprodotti di macelleria; il 25 novembre venne colpito il mattatoio comunale di S.Giovanni Valdarno (Arezzo) con scritte del tipo "assassini" e "carne è morte".
(La Nazione)