"Le specie esotiche invasive sono il secondo rischio più grande per la biodiversità, dopo la scomparsa dell'habitat e sono riconosciute come la causa principale di estinzione" ha indicato il relatore Pavel Poc. Il Parlamento ha approvato, mercoledì scorso, nuove misure per bloccare il loro accesso nell'UE.
La globalizzazione e il commercio internazionale hanno facilitato la diffusione di piante proveniente da lontano a discapito delle specie autoctone. Nell'elenco c'è di tutto: insetti, piante, anfibi, mammiferi e ogni altro genere di animale. L'intenzione del Parlamento UE è quella di allargare la lista delle specie che non possono essere commercializzate, introdotte e trasportate nei paesi membri. "“I loro sforzi, spesso, non sono molto efficaci semplicemente perché la diffusione di queste specie non si ferma ai confini nazionali. La cooperazione tra gli Stati membri è pertanto cruciale", ha concluso Poc.
Alcune specie sono un pericolo per la salute umana. Come la zanzara tigre asiatica, entrata nell'UE per la prima volta nel 1979 attraverso l'invio di merce proveniente dalla Cina.
"Le specie aliene invasive causano danni economici per oltre 12 miliardi di euro ogni anno nell’UE e molti Stati membri hanno già impegnato notevoli risorse a tale scopo", ha indicato il relatore Pavel Poc.