A presentazione di “Ripuliamo l’Europa!” un’iniziativa coordinata dalla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “In Europa i movimenti civici per la pulizia delle citt�sono sempre più numerosi e vogliamo renderli partecipi di un evento di portata europea. Abbiamo creato una rete di punti di contatto nazionali in 21 paesi per far sapere ai cittadini ciò che succede nei loro quartieri e come possono partecipare in prima persona. È un’iniziativa pratica, quindi infiliamoci guanti e stivali. Tutti vogliamo vivere in un quartiere pulito e dunque ripuliamo insieme l’Europa.”
Negli ultimi anni in Europa sono state organizzate diverse campagne di pulizia per affrontare il problema dei rifiuti. “Ripuliamo l’Europa!” riunirà queste iniziative in un unico evento che si svolgerà lo stesso giorno in tutta Europa, raggiungendo il maggior numero possibile di persone.
“Ripuliamo l’Europa!” è una manifestazione che, raccogliendo le esigenze dei cittadini, intende informarli e mobilitarli a ripulire in prima persona l’ambiente in cui vivono. L’esperienza dimostra che spesso i cittadini restano sorpresi nel riscontrare quanti rifiuti sono prodotti e scaricati illegalmente nel proprio quartiere. E i rifiuti possono anche avere un valore. Se raccolti correttamente, carta, vetro, metallo e plastica possono essere riutilizzati o riciclati. Questa operazione riduce l’impatto ambientale, crea opportunità economiche e posti di lavoro e contribuisce a spingere l’Europa verso un’economia più circolare.
La Commissione promuove l’iniziativa, ma le azioni sono indipendenti, locali e gestite dai cittadini, in molti casi organizzate o coordinate con la partecipazione di enti locali, ONG, imprese e scuole. Le manifestazioni si svolgeranno in 15 Stati membri dell’UE e anche in Andorra, Bosnia-Erzegovina, Norvegia, Serbia e Turchia. Per trovare un’azione locale nei vari Stati membri, si può consultare il sito dell’organizzatore nazionale nel proprio Stato membro.
Giova ricordare che i cacciatori, con le loro mille iniziative ecologiche, sono i primi a fare la loro parte.