La vicenda capitata a Elisa Iaquaniello e al fidanzato, Costantino Fortuna, due professionisti nel settore dell’allevamento e addestramento di cani, ha dell'incredibile. “Siamo stati assaliti da un animale aggressivo e feroce che non era certo un cane” raccontano. Lei ha riportato una microfrattura e ferite lacero contuse alla mano sinistra e lui lievi lesioni alla mano destra e sul torace.
Elisa e Costantino - si legge sul Resto del Carlino - fanno parte del nucleo cinofilo per la ricerca di persone scomparse in superficie della Croce rossa italiana di Ascoli. Sono proprietari dell’allevamento ‘Colli Ameni’ dove allevano Labrador Retrevier e Cocker Spaniel Inglese, ecco come raccontano quei momenti: "era l’ora del crepuscolo del 7 marzo ed ero uscita con il cucciolo di Labrador fuori dal nostro campo di addestramento per abituarlo ai rumori, alle persone, alle macchine. Ero distante da casa circa cento metri, in via del Mulino. All’improvviso da un campo sotto la strada è sbucato un animale, che si è lanciato su di me e sul cane. D’istinto ho preso in braccio il cucciolo per salvarlo e ho iniziato ad urlare per chiedere aiuto a Costantino. Quella bestia, però, mi ha azzannato alla mano, ho visto il sangue scendere e ho sentito un grande dolore". Le urla di Elisa hanno richiamato l’attenzione di Costantino, che subito è corso ed è riuscito a mettere in fuga l’animale. "Tutto è durato pochi secondi — racconta Costantino - e quando sono arrivato, la bestia ha aggredito anche me, ferendomi di striscio alla mano e al torace".
"Conosciamo i cani - dicono - e siamo sicuri che quello fosse un lupo". La taglia di un cane di media grandezza, di colore marrone, orecchie a punta e fascia di peli bianchi dal mento alle orecchie. "Noi viviamo in campagna - dicono - e capita di vedere cani randagi o abbandonati in giro e vista la nostra professione, capita anche di stare a contatto con cani mordaci. Ma stavolta non è andata così. Quella bestia aveva negli occhi una ferocia mai vista. Era un lupo".
"È andata bene, ma al mio posto - dice Elisa - avrebbero potuto esserci un bambino o un anziano e le cose sarebbero potute andare peggio". Dopo l’aggressione, Elisa è andata al pronto soccorso e la diagnosi parla di ferite da morso di cane. "Abbiamo riferito tutto ai medici - prosegue - e in seguito sono stata contattata dall’ufficio di servizi igiene e sanità pubblica di Fermo: una dottoressa mi ha confidato che non era mai accaduta una cosa simile e mi ha fatto iniziare la profilassi del caso".
"Alla luce di quanto sta accadendo nella nostra zona — dice ancora — con i frequenti avvistamenti di lupi e attacchi ai greggi, abbiamo deciso di raccontare questa brutta avventura, affinché si prendano seri provvedimenti. È necessario capire cosa stia succedendo. Perché qualcosa sta cambiando e questo episodio è la conferma di un fenomeno anomalo, che non può essere ignorato".
(Il resto del Carlino)