Sulla perdita di ovini a causa degli attacchi da parte di lupi e cani selvatici,
Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord in Liguria, ha interrogato la Giunta regionale per sapere quali azioni intende mettere in campo per rispondere alle richieste degli allevatori, in particolare nella zona dell'Alta Val di Vara.
Risponde oggi l'Assessore regionale all'ambiente Renata Briano, ricordando la recentissima revisione della legge 29 (Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio) che consentirà di attivare nuovi interventi.
L’assessore ha spiegato che al momento della presentazione dell’interrogazione non risultava «a questa struttura che in Alta Val di Vara ci fosse stata un’impressionante perdita di capi ovini, a causa di lupi e di cani inselvatichiti, ma
un certo numero, non particolarmente elevato di perdite di capi, dovuto a
probabile predazione da canidi, che possono comprendere sia lupi, sia cani vaganti".
"Da tempo - spiega Briano - , il personale impegnato nel Progetto regionale sul lupo è in contatto con gli allevatori della zona
, proponendo l’utilizzo di sistemi di prevenzione, forniti gratuitamente agli allevatori. Non tutti hanno accettato l’offerta, invece molti hanno manifestato interesse all’iniziativa. Per quanto riguarda il lupo, un po’ in tutta la Regione abbiamo visto che laddove gli allevatori in qualche modo accettano di lavorare sulla prevenzione, questa funziona". "Ribadisco - ha aggiunto - che l’unico modo per garantire l’incolumità del gregge è l’adozione di mezzi di prevenzione e sorveglianza, presenza del pastore, cani da guardia addestrati, recinti elettrificati, dissuasori acustici".
Briano ha puntualizzato: "Adesso, in realtà, con la legge n. 29 e un capitolo dedicato ai danni, si ragionerà, insieme agli A.T.C., su come fare". L’assessore ha aggiunto: "Si è partecipato alla proposta di un Progetto LIFE sul tema, fra l’altro andato a buon fine, su cui si può ulteriormente lavorare per fornire attrezzatura agli allevatori in tutto il territorio regionale. Inoltre, ci sono stati numerosi incontri anche di formazione su questo tema: per quanto riguarda la Val di Vara, se n’è tenuto uno a Zignago, proprio l’anno scorso, per discutere della problematica con allevatori e amministratori, insieme al Sindaco, alla Polizia provinciale, alla A.S.L., alla Regione e anche a una cinquantina di allevatori, ai quali sono stati presentati il Progetto Regionale e anche le attività di prevenzione previste, per tutelare gli allevamenti e ridurre drasticamente i danni. In occasione di quell’incontro, è stata consegnata ad un allevatore tutta l’attrezzatura per realizzare la recinzione elettrificata a titolo gratuito e diversi altri allevatori, visti questi fatti concreti, si sono dimostrati interessati a estendere la protezione anche ai loro allevamenti. Per i risarcimenti, la Polizia provinciale ha reso noto che ultimamente sono stati risarciti allevatori che hanno subito i danni. Ricordo che è in corso di distribuzione, in ambito regionale, un pieghevole della serie “Chi u l’è u lô”, questa volta riservato proprio agli allevatori, con utili informazioni su una corretta prevenzione. Il “depliant” è frutto di una positiva collaborazione di tutti i partecipanti al nostro Progetto e della A.S.L"..
Bruzzone si è dichiarato insoddisfatto della risposta perché non si può “scaricare” il problema sulla prevenzione e ricorrere ai cacciatori per i risarcimenti, i quali vengono effettuati grazie ai proventi derivanti dal pagamento della tassa per la caccia.