In anticipo rispetto alla scadenza, la Giunta provinciale di Bologna ha deliberato un nuovo piano di controllo delle nutrie ampliando le possibilità di contenimento soprattutto lungo i corsi d’acqua per prevenire il dissesto degli argini. Le nuove norme allegate alla Delibera di Giunta n. 230 del 10/6/2014 avranno validità per i prossimi 5 anni fino al 2019.
"La decisione di provvedere a redigere un nuovo piano è stata determinata da varie considerazioni - spiega Gabriella Montera, assessore provinciale alla pianificazione faunistica - Abbiamo voluto non rischiare di trovarci in un vuoto legislativo in un momento di grande incertezza per le funzioni attribuite agli enti in materia di tutela della fauna e gestione venatoria, e quindi ci siamo preoccupati di poter attuare, senza soluzione di continuità, tutte le azioni possibili per contenere numericamente una specie particolarmente invasiva, responsabile di danni alle produzioni agricole e all’ambiente naturale e pericolosa per la stabilità degli argini, una specie non autoctona nei nostri territori e per la quale è stata infatti decretata l’eradicazione da tutti i paesi dell’Unione europea».
Il controllo delle nutrie in provincia di Bologna si attua fin dagli anni ’90 aggiornando periodicamente obiettivi e strumenti tecnici ammessi dalla legislazione vigente. Il nuovo piano ha avuto il parere favorevole di Ispra (l’Istituto Sperimentale per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e si caratterizza per aver introdotto alcune innovazioni rispetto alle norme precedenti, con il proposito di rendere le azioni di contrasto alle popolazioni di nutrie più sicure e maggiormente efficaci.
In particolare viene previsto l’uso di nuovi strumenti per la soppressione degli animali catturati ampliando così il numero dei potenziali coadiutori. Vengono inoltre previste azioni aggiuntive in condizioni di particolare vulnerabilità per la specie bersaglio (presenza di ghiaccio e neve o in concomitanza con le piene dei fiumi) per aumentare gli effetti del controllo. Viene soprattutto ampliato il calendario degli interventi su tutti i corpi idrici per aumentare la protezione dei corsi d'acqua con argini pensili. Infine vengono recepite le nuove norme specifiche per una maggiore tutela dei siti di interesse comunitario inseriti nella Rete Natura 2000.