Alcuni animalisti, durante la notte tra il 16 e il 17 giugno, hanno manomesso le gabbie di cattura per le nutrie, rivendicando poi il gesto in un comunicato, cosa che probabilmente potrà far scattare qualche provvedimento nei loro confronti, visto che hanno interferito con un pubblico servizio, pagato dai contribuenti. Il fatto è accaduto nei pressi di via via Pelosa, zona Caselle di Selvazzano Rubano in provincia di Padova.
Secondo gli animalisti “le nutrie sono da anni vittime di una persecuzione dissennata, sostenuta da una campagna di odio e disinformazione”. Sarebbe quindi tutto falso quello che si dice in Europa sulle nutrie, falso quindi che devastino i raccolti e che danneggino gli argini a causa delle loro tane, e perfino che siano specie alloctona, visto che ormai vivono nel nostro paese “da più di 50 anni”. Falso anche che possano trasmettere malattie, infatti “esami fatti su nutrie vive, morte per cause naturali o uccise – quali esami non è dato saperlo, ndr - hanno riscontrato la stessa quantità e tipologia di virus di qualsiasi animale che viva all’aperto".
Nella nota si ricorda anche che “la nutria è timida e socievole, tanto che in Francia è tenuta come animale da compagnia”. Se lo dice 100% animalisti dobbiamo fidarci. Ora ci aspettiamo solo che si oppongano alle derattizzazioni, in fondo anche topi e pantegane hanno il diritto di essere salvati.