C'è l'ok dell'Ispra all'operazione di cattura dell'orso bruno (per l'installazione del radiocollare) che sta creando non poche beghe agli allevatori dell'Altopiano di Asiago. Le frequenti incursioni dell'oso, che ha attaccato diversi capi ovini e bovini, uccidendone alcuni e mutilandone altri, avevano portato alla richiesta di cattura, partita dalla Provincia autonoma di Trento e supportata dalle Regioni Friuli e Veneto. Oltre alla cattura, saranno messe in atto misure dissuasive per prevenire nuove predazioni.
“Tecnici e operatori dei nostri Enti stanno lavorando assieme sin dalle prime segnalazioni delle incursioni del plantigrado – fa sapere l'assessore regionale alla caccia Daniele Stival – e, attuando quanto disposto ieri dall’ISPRA, interverremo per attenuare il comprensibile allarme sociale provocato dagli episodi di predazione che hanno avuto per protagonista l’orso M4”.
Stival ricorda che a seguito del primo attacco ai bovini negli alpeggi, avvenuto lo scorso 17 giugno, effettuati i necessari accertamenti, la Regione del Veneto ha inviato una settimana dopo, il 24 giugno, una prima comunicazione all’Ispra e al Ministero dell’Ambiente, segnalando la problematicità dell’animale, a cui si è aggiunta una seconda il 27 giugno, giorno in cui si è svolto anche l’incontro con la popolazione sull’Altopiano, fino all’incontro tecnico tenutosi pochi giorni fa tra i tecnici delle Regioni e delle Province interessate e dei servizi forestali.
“Ringrazio il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale di Vicenza – conclude l’assessore regionale – per la tempestività con la quale intervengono sui posti dove si verificano questi episodi di predazione e per l’altrettanta solerzia con la quale rilevano i danni causati dagli attacchi dell’orso: un’azione diligente e puntuale che ci permetterà di indennizzare al cento per cento gli allevatori colpiti, come previsto dalla deliberazione che abbiamo approvato in Giunta regionale nel maggio scorso”. Ora per lo meno le incursioni dell'orso saranno monitorate. La speranza è che comprenderne gli spostamenti in anticipo possa attenuare l'entità dei danni.