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News NaturaRaccolta funghi: pioggia e sole, parte la stagione martedì 22 luglio 2014 | | Un luglio insolito, con copiose piogge e caldi bagni di sole un po' in tutta Italia, ha fatto partire in anticipo la stagione della raccolta funghi, che vede coinvolti anche molti cacciatori. Ricordiamo dunque le novità legislative degli ultimi mesi a partire dalla Toscana, dove le diverse Province hanno approvato nuovi regolamenti con specifici giorni di divieto e limiti di raccolta (Pistoia per esempio ha previsto il divieto totale il martedì più il venerdì, tranne che per i residenti, nei territori confinanti della Regione Emilia Romagna e suddiviso la zona in quattro macro aree di residenza). Per tutti in Toscana il limite di raccolta è di 3 kg, per la raccolta nel proprio comune non occorre tesserino, mentre per i residenti in Toscana che intendono raccogliere funghi in altri comuni di residenza, occorre versare 13 euro per un'autorizzazione valida 6 mesi o di 25 per un anno intero. I versamenti devono essere effettuati sul conto corrente postale n. 6750946 intestato alla Regione, mentre per le informazioni ci si può rivolgere al numero verde 800.860.070 (o consultare il sito web della Regione). Non pagano solo gli under 14 (purché accompagnati da un adulto autorizzato), mentre per i residenti in comuni montani le quote sono dimezzate. Il tutto è esplicato in questo volantino.
Anche la Liguria recentemente ha modificato la disciplina che regola la raccolta funghi. La legge riconosce il ruolo dei consorzi e dell’associazionismo per stabilire, in accordo con i comuni, i periodi di apertura e chiusura della stagione di raccolta e la selezione delle specie da raccogliere. I consorzi potranno consentire la raccolta ai soggetti autorizzati fino a 5 giorni alla settimana garantendo al bosco un “riposo” di almeno due giorni. Viene inoltre definita la quantità massima di funghi da prelevare a seconda delle specie: tre chili a persona per porcini e gli altri; un chilo per gli ovuli; nessun limite per i chiodini. Novità in vista anche in Lombardia. A giugno scorso la regione ha approvato un aggiornamento sul tema, stabilendo che i Comuni lombardi potranno subordinare la raccolta dei funghi sul proprio territorio al possesso di un apposito tesserino regionale con validità quinquennale su tutto il territorio lombardo: le modalità dovranno essere stabilite dalla Giunta regionale entro il 31 dicembre 2014, sentita la Commissione competente e il Consiglio per le Autonomie Locali con il coinvolgimento degli enti territoriali competenti. Per il momento però rimangono in vigore le disposizioni della l.r. 31/08. La raccolta dei funghi epigei è possibile solo per determinate specie ed occorre essere in possesso dell’eventuale tesserino rilasciato dai comuni. In Emilia-Romagna per la raccolta dei funghi occorre un tesserino di validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale, utilizzabile solo nel territorio in esso indicato. Per informazioni sull'acquisto e sul costo dei tesserini occorre rivolgersi agli Enti competenti per il territorio in cui si intende raccogliere i funghi: per i territori montani le Comunità montane (ora nella maggior parte dei casi si sono trasformate in "Unioni Montane" o "Unioni di Comuni"); per i territori di pianura le Province; per i territori istituiti a parco gli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità.
Altra regione in cui la raccolta funghi è un must è il Trentino Alto Adige. La raccolta dei funghi nel territorio della provincia di Trento è disciplinata dall'art. 28 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11. La raccolta è libera per i residenti, ci sono invece tariffe giornaliere per gli altri (12 euro per un giorno, 18 per tre giorni consecutivi, 24 per una settimane, 36 per due settimane, 55 per un mese). Il limite per tutti è di 2 kg al giorno, salvo permessi speciali. Per i regolamenti specifici bisogna però rivolgersi ai comuni.
In Veneto la raccolta giornaliera di funghi è limitata a 3 kg ma non più di un kg per pioppini, ovuli, porcini, prugnolo, finferlo, trombetta da morto, mazza di tamburo. Il titolo per la raccolta può essere giornaliero, settimanale, mensile o annuale. Ha validità nel solo ambito territoriale di competenza dell’Ente che lo ha rilasciato (Comunità montane, Province, Enti Parco, Veneto Agricoltura, Regole). Il suo ammontare può variare da 5 a 75 euro. Vai al volantino della Regione.
L'Abruzzo permette una raccolta giornaliera pro-capite di 3 chilogrammi. Ecco le quote determinate per il quinquennio 2010 – 2015: 7 euro per un giorno; 15 da due a tre giorni consecutivi; 30 da quattro a sette giorni consecutivi; 60 per un mese. Nelle Marche si magano 30,98 per i permessi biennali; 15,49 per i permessi annuali; 10,32 per i permessi semestrali; 5,16 per i permessi turistici giornalieri; 10,32 per i permessi turistici settimanali. © RIPRODUZIONE RISERVATA | Leggi tutte le news | |
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