Partirà in ottobre il nuovo piano strategico cofinanziato dall'UE a protezione dello scoiattolo rosso, questa volta in Umbria, dove lo scoiattolo grigio, diretto antagonista della specie autoctona, ha trovato un nuovo fronte d'invasione che può aprire un varco per tutto l'arco appenninico. Il progetto, U-SAVEREDS rientra nel programma Life, ed è guidato dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il progetto conta su un budget di 1 milione 433 mila euro, coperti per circa la metà (716 mila euro) dall'Europa, il che significa che la restante parte toccher�a
Regione Umbria, Comune di Perugia e Provincia, ed eventualmente alla Regione Lazio, coinvolta nel progetto per scongiurare la diffusione dello scoiattolo.
L'obbiettivo è quello di arrivare alla rimozione dell'80% degli scoiattoli grigi (attraverso la cattura e l'abbattimento) stimati nell'area (una cinquantina di km quadrati vicino al centro di Perugia), coinvolgendo gli amministratori locali e i cittadini. I tempi non sono molto spediti. Basti pensare che se l'avvio ufficiale del progetto è previsto ad ottobre, prima di interventi diretti sono ancora da programmare incontri con la popolazione, le associazioni e gli animalisti, che potranno dire la loro. Solo dopo questa fase si inizierà a definire un vero e proprio piano operativo, che dovrà essere pronto entro il primo trimestre del 2015. "Cercheremo di tenere conto di tutte le sensibilità, tenendo presente il numero di animali, ancora da accertare, e quindi le ipotesi d'azione" dice Piero Genovesi, autore del progetto preliminare all'Ispra.
"La Regione Lazio - aggiunge Genovesi - avrà il coordinamento dell'elaborazione di un sistema di allerta rapida nel caso in cui gli scoiattoli grigi comparissero al di fuori dell'area attuale". Saranno inoltre coinvolti l'istituto tecnico scientifico Oikos che ha coordinato le azioni in nord Italia, l'Istituto zooprofilattico dell'Umbria e Legambiente. Quel che è certo è che l'Italia ha l'obbligo di intervenire per proteggere lo scoiattolo e le foreste europee. Già il Consiglio d'Europa, ai sensi della Convenzione di Berna per la protezione di specie e habitat, ha aperto un caso contro l'Italia e il regolamento Ue, in fase finale di approvazione a Bruxelles, indica lo scoiattolo grigio come una delle specie aliene invasive di "preoccupazione comunitaria". Il che significa un obbligo di attivarsi per il controllo, evitarne la diffusione e attrezzarsi con sistemi di allerta e prevenzione.