La regione Toscana indennizzerà le aziende agricole per i danni causati dai predatori all'attività zootecnica. I bandi con le modalità per la domanda di indennizzo sono previti per metà ottobre e la liquidazone si prevende entro dicembre.
Gianni Salvadori assessore all'agricoltura ha dichiarato: "E' questa una delle misure più importanti e richieste dagli allevatori toscani che fa parte dell'ultimo piano operativo che abbiamo varato il 10 luglio scorso." continia dicendo: "Mi preme sottolineare che gli indennizzi valgono per tutto il territorio regionale."
Saranno indennizzati sia i capi morti e feriti non recuperabili (danno diretto), che gli eventuali aborti, perdita di latte ecc. (danno indiretto) e si procederà al pagamento secondo l'ordine cronologico nel quale è avvenuto l'evento. Per ogni razza sono previsti indennizzi mirati pari al danno medio risarcito per ogni razza. In ogni caso sarà necessario che il danno predatorio sia certificato da un veterinario della Asl di competenza.
Salvadori ha inoltre detto che "Verranno accolte tutte le domande che rispettino i requisiti In attesa dell'uscita dei bandi raccomando a tutti gli allevatori di far certificare l'eventuale danno predatorio attraverso l'apposito verbale da un veterinario della Asl".
Il piano operativo prevede anche i cimiteri aziendali ed è mantenuto anche il contributo regionale per coprire i costi di stoccaggio, trasporto e smaltimento delle carcasse.
Per coloro i quali hanno già sottoscritto le polizze viene mantenuta la copertura assicurativa. Sono previsti inoltre contributi, a fondo perduto, per le iniziative di difesa attiva e passiva degli allevamenti (recinzioni, stalle, sistemi di allarme e videosorveglianza, cani da guardiania addestrati) oltre una specifica assistenza tecnica per quanto riguarda la loro scelta e applicazione nelle varie realtà aziendali. L'erogazione dei fondi per le opere di prevenzione e difesa avverrà tramite gli Enti locali, che provvedono alle istruttorie. La Regione ha già fatto il decreto di prima assegnazione, entro il 31 ottobre gli Enti delegati dovranno inviare alla Regione il fabbisogno ed entro la fine dell'anno sarà redatto il decreto di liquidazione ai vari Enti.
E' previsto un sistema di monitoraggio della presenza del lupo e degli ibridi e degli eventi di predazione sul territorio regionale, in modo da avere un quadro aggiornato e preciso sul numero di cani vaganti, ibridi e lupi. La Regione si impegna inoltre in raccordo con il Ministero dell'Ambiente e Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per il superamento dei limiti del sistema normativo riguardante gli ibridi cane-lupo, in modo da consentire certezza del diritto nelle operazioni di riconoscimento, cattura e gestione degli ibridi. In programma ci sono infine, ma sono previste per il prossimo anno, misure di sostegno del pascolo gestito per incentivare buone modalità di conduzione dell'attività di pascolamento.
L'assessore conclude dicendo: "Questo piano rappresenta un intervento organico, che la Regione ha varato grazie anche alla collaborazione scientifica del Centro interuniversitario CIRSeMAF, e con l'accordo di tutte le associazioni agricole. Abbiamo messo in campo un forte impegno, il massimo che potevamo, nell'ottica di dare risposte concrete ad un problema molto sentito, delicato e importante."