In Croazia l'orso è in continuo aumento, nonostante ogni anno venga previsto il prelievo di diversi esemplari. Se ne contano tra i 1200 e i 1400, che scenderanno di poche unità durante la prossima stagione di caccia. Il ministero dell’Agricoltura croato ha approvato l’abbattimento di 120 plantigradi, da effettuarsi non oltre il prossimo 15 dicembre 2014. “L’orso bruno è una specie che non è assolutamente a rischio di estinzione in Croazia - afferma Mile Uvarkovi, segretario dell’Unione venatoria della Contea della Lika e di Segna -. La popolazione è in continuo aumento poichè le quote di abbattimento annuali vengono attuate nella misura del 70–80 per cento. Questo accade perché i costi dei permessi per uccidere gli orsi sono molto alti. Si va da un minimo di 655 ad un massimo di 9180 euro, con la media che è di 3 mila euro”.
Uvarkovic sottolinea come il costo di abbattimento degli orsi sia molto più conveniente in Romania e Bulgaria. Nell’ultimo quinquennio in Croazia si è arrivati ad eliminare solo il 7 - 8 per cento degli orsi, contro il 20% della Slovenia, che ritiene questi animali estremamente dannosi. Secondo il rappresentante dei cacciatori Croato il modello di “gestione” degli orsi dà ottimi risultati e può essere preso ad esempio da altri Paesi.