E' il quinto assalto di lupi nella zona della Lunigiana in poche settimane quello subito due giorni fa da Giovanni Tognarelli, allevatore di pecore zerasche, una specie locale in via d'estinzione (prende il nome dal comune di Zeri), tutelata da Slow food. Prende il nome dal Comune di Zeri, dove si concentra l'allevamento e la produzione in quantità comunque molto limitate. L'attacco è avvenuto nella frazione di Castoglio nel Rossanese: 13 ovini uccisi più altri tre feriti. Sul collo dei capi uccisi sono evidenti i segni delle zanne. Sicuri si tratti proprio di lupi, e non di ibridi o cani inselvatichiti, gli allevatori denunciano in incremento esponenziale degli attacchi, anche a ridosso delle case e dei centri abitati.
“Si tratta di un nuovo episodio di predazione presumibilmente attribuibile come i precedenti al lupo - sottolinea il comando stazione della Forestale di Pontremoli sul quotidiano La Nazione - le modalità dell’attacco e la tipologia dei danni riscontrati fa pensare, secondo quanto riferito da esperti del comportamento di tale specie, ad attività predatorie destinate anche all’acquisizione da parte dei nuovi nati delle tecniche necessarie ad assicurarsi la sopravvivenza nei prossimi mesi invernali”.
"Pe tentare di trovare soluzioni a questo problema abbiamo coinvolto gli enti competenti - spiega sempre sulla Nazione il vicesindaco di Zeri Andrea Benelli - cominciando a convocare incontri all’Unione dei Comuni con la partecipazione della Provincia dell’Asl, delle confederazioni di categoria Cia e Coldiretti e associazioni di allevatori". Gli episodi si ripetono ormai da diverso tempo. L'anno scorso la Prefettura predispose un tavolo tecnico con il Corpo Forestale dello Stato che portò ad una convenzione con la Provincia e il comune di Zeri. Il risultato è stato un gruppo tecnico coordinato dalla Forestale, a cui sono stati affidati compiti di controllo sulla natura dei predatori e sullo stato di attuazione di strategie di prevenzione e contrasto degli allevatori agli assalti da parte dei selvatici. L'unica difesa dai lupi per ora rimangono recinti e cani pastore.