In una puntata di dicembre 2013 Luciana Littizzetto aveva portato in studio un maiale, protagonista di una gag sul “porcellum”, il disegno di legge sulla riforma elettorale. La trovata satirica però non è passata indenne dall'attento esame degli Animalisti Italiani, che avrebbero individuato nel fattaccio un vero e proprio abuso sul benessere animale. Dalla denuncia depositata alla Procura di Milano è quindi partita un'indagne del pubblico ministero Ferdinando Esposito, che – stando a quanto riferisce La Stampa – avrebbe aperto un fascicolo per verificare se sia stata rispettata la legge in quei due minuti di show.
Secondo il presidente della onlus, Walter Caporale, per vent’anni consigliere regionale dei Verdi in Abruzzo "il maiale non scappava, restava immobile, terrorizzato, come fosse anestetizzato". "La Rai - spiega - è un servizio pubblico che si era impegnato a rispettare un codice deontologico quando ci sono animali in trasmissione. Subito dopo la messa in onda - sottolinea - ho chiesto all’azienda di chiare quali autorizzazioni avessero e se c’era un veterinario in studio, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta". Un brutto colpo per la comica di Rai3, sensibile alle cause animaliste e anticaccia, come ben ricorderanno tanti nostri lettori.