Uno dei rischi più gravi per gli aerei in fase di decollo e atterraggio è rappresentato dalla presenza di uccelli sulle piste, che possono essere risucchiati dalle turbine e incastrarsi nei motori. Nello scalo di Caselle, a Torino, si stanno accumulando diversi ritardi a causa dei troppi corvi, gabbiani e cornacchie che si aggirano nella zona. Per allontanarli dalle piste, oltre alla falconeria, si sta attingendo a straordinari sistemi di dissuasione sonora, con alcuni operatori che percorrono le piste per scacciarli.
La questione è molto seria. Il birdstrike, al giorno d'oggi è ancora il terrore di tutti i piloti. La memoria corre a quel 15 gennaio 2009, il caso più eclatante anche per il salvataggio in extremis attivato dal pilota del volo US Airways 1549, partito dall'aeroporto La Guardia di New York e diretto a Charlotte, North Carolina, che fu costretto ad effettuare un ammaraggio di emergenza nel fiume Hudson, sei minuti dopo il decollo, a causa di un impatto con uno stormo di uccelli che danneggiò entrambi i motori dell'Airbus A320. L'incidente, ricorda un articolo de La Stampa, non provocò vittime. Tutti i 150 passeggeri e i cinque membri dell'equipaggio uscirono dall'aereo sistemandosi sulle ali e sugli scivoli galleggianti e furono tratti in salvo nel giro di pochi minuti da alcuni battelli avvicinatisi all'aeromobile.