L'argine del fiume Carrione non ha retto e da alcune ore la città di Carrara è sott'acqua. Quando il fiume è esondato la protezione civile è intervenuta evacuando con i gommoni le persone più a rischio e invitandone altre a salire sui tetti. Alcuni operai di una segheria sono stati recuperati dai vigili del fuoco, la stessa vicenda vissuta da altre sei persone, tratte in salvo da elicottero della forestale. Nel frattempo è stato trovato vivo un operaio, dato per disperso, che era rimasto intrappolato in una fabbrica vicina al luogo dell’esondazione. Per il momento dunque, non si contano vittime né dispersi, ma solo i soliti ingenti danni a capannoni e abitazioni.
Il fiume di fango, una volta rotto l'argine, ha raggiunto Avenza e Marina di Carrara. Nel punto di rottura si sta cercando di tamponare con dei blocchi di marmo e cemento la parte di argine crollata. Il sindaco ha già emesso un’ordinanza di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, così come il sindaco di Pietrasanta, nel lucchese. La linea ferroviaria Aulla-Lucca è interrotta. Sui luoghi dell’alluvione anche figure istituzionali, come il Presidente della regione Enrico Rossi, che chiederà lo stato di emergenza.
Il rischio alluvione rimane alto anche per Genova (ancora) e gran parte della Liguria e sulla Toscana meridionale. Media criticità anche su tutte le regioni tirreniche tranne Basilicata e Calabria, sulla Sicilia orientale e sulla Sardegna occidentale, nonché sul Piemonte meridionale, buona parte della Lombardia, parte del Veneto e sul Friuli Venezia Giulia. Ancora criticità arancione, ma in questo caso per rischio idraulico diffuso, su buona parte del Piemonte, sulla pianura occidentale lombarda e nell’area di Roma. Il resto del Paese, con l’esclusione di alcuni settori adriatici, è valutato in criticità gialla per rischio idraulico e idrogeologico.