La Provincia di Bologna ha adottato un piano sperimentale per abbattere gli ibridi di oca presenti in crescente quantità nella pianura bolognese. In tutto si stimano 200 capi ibridi o esotici su una popolazione complessiva di 2000 oche (censimenti invernali). La compresenza dei selvatici e di animali ibridi ed esotici, come le oche cignoidi (Cygnopsis cygnoides) e le oche del Canada (Branta canadensis), allevati per scopi alimentari o ornamentali, sottolinea il comunicato provinciale, sta provocando l'inquinamento del patrimonio genetico delle specie selvatiche migratrici e modifiche del comportamento, che diventa meno elusivo nei confronti dell'uomo e quindi più dannoso per le coltivazioni.
Gli esemplari ibridi rischiano di creare effetti negativi sull'ecologia locale e con ripercussioni economiche e sociali. Per questi motivi l'ufficio Tutela e Sviluppo Fauna della Provincia ha previsto controlli mirati da attuare secondo le indicazioni di Ispra, esclusivamente in un periodo della durata di un mese all'anno, e precisamente dal 20 settembre al 20 ottobre, prima dell'insediamento dei contingenti migratori.
Il piano è ancora sperimentale, soprattutto per la difficoltà di riconoscimento dei capi da abbattere rispetto agli animali appartenenti alla specie selvatica e per il contesto nel quale si dovranno svolgere queste operazioni. Le azioni di controllo degli ibridi e degli esemplari esotici di oche – conclude la Provincia - saranno attuate esclusivamente dal personale del Corpo di polizia provinciale.