Per affrontare l'emergenza storni il Comune di Grosseto, attraverso l'ufficio Ambiente, ha messo in campo, esattamente come lo scorso anno, una serie di interventi. Anzitutto di natura igienico-sanitaria nelle piazze e nelle vie della città interessate dall'emergenza, per bonificare le zone infestate dal guano dei volatili, in particolare marciapiedi, scuole, giardini pubblici e parcheggi.
Poi l'allontanamento, con l'utilizzo della falconeria. Già dai prossimi giorni, al tramonto, una squadra di falconieri tornerà a scacciare gli storni. Inoltre già messe in funzione cinque riproduttori che simulano i versi dei rapaci.
Il tutto perchè, esattamente come un anno fa, si sono moltiplicate le richieste di intervento e le proteste da parte dei residenti e dei genitori dei ragazzi che frequentano le scuole. I marciapiedi sono pieni di guano e gli studenti rischiano di scivolare o di beccarsi chissà quale malattia.
L'occasione, ancora una volta, è propizia per ricordare - come fatto dal quotidiano Il Tirreno parafrasando BigHunter.it - che l'unica soluzione alla problematica (che di certo non riguarda solo Grosseto) è la modifica all'allegato II della direttiva Uccelli, cosicché lo storno diventi specie finalmente cacciabile in Italia.