La corte di Ghotenburg ha ribaltato la decisione del tribunale svedese che, su istanza degli animalisti, aveva bloccato i permessi di caccia stagionale per 36 lupi grigi, pari a circa il 10 per cento di presenze in Svezia. Lo si apprende da un articolo de La Stampa, che non riporta le motivazioni della Corte e del governo svedese a sostegno del provvedimento, bensì quelle degli animalisti, specificando che nella vicina Norvegia avrebbero addirittura messo una taglia di 10 mila euro per chi aiutasse ad acciuffare chi uccide i lupi (probabilmente in maniera illegale, quindi trattasi di bracconieri non cacciatori).
Secondo gli animalisti i cacciatori starebbero addirittura facendo scomparire la specie nei paesi nordici. E' evidente che questa sia l'ennesima sparata ideologica senza fondamento. Che però fa tanta presa sulla stampa e sull'opinione pubblica. Quello che il quotidiano torinese evita di dire è che, ovviamente, se il dipartimento ambientale della Svezia ha dato l'ok per il prelievo di un numero limitato di esemplari, è evidente che ha avuto le ragioni tecniche per farlo, nel rispetto delle leggi e direttive che tutelano la specie.