Si celebra oggi, lunedì 2 febbraio, in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata mondiale dedicata alle aree umide. Cade infatti oggi l'anniversario della data di adozione della Convenzione sulle zone umide (2 febbraio 1971) firmata nella cittadina iraniana di Ramsar, sulle rive del Mar Caspio. Ogni anno anno questa giornata serve a sensibilizzare l'opinione pubblica, i governi e i mass media sull'importanza delle zone umide per la conservazione di habitat e specie. Quest'anno gli organizzatori hanno messo in campo un'iniziativa rivolta ai più giovani. I ragazzi tra i 15 e 24 anni possono partecipare ad un concorso, caricando una foto scattata nelle zone umide tra il 2 febbraio e il 2 marzo.
Anche in Italia sono decine, così come gli appuntamenti in programma per sensibilizzare i cittadini. Aderisce anche Federparchi, con questo messaggio: Il 12% delle specie animali totali, che diventano il 40% aggiungendo quelle vegetali, e quasi il 50% delle specie di uccelli presenti in Italia, sono legate alle zone umide. Se consideriamo che circa 2/3 delle zone umide d’Europa sono scomparse negli ultimi 50 anni e quelle che restano sono spesso degradate e a rischio di “sopravvivenza”, ci rendiamo conto dell’importanza della loro effettiva tutela. E pensare che oltre ad allietarci con i colori, i profumi e la fantastica biodiversità che ospitano, le zone umide forniscono acqua potabile e producono il 24% del cibo del Pianeta. Le zone umide svolgono un ruolo importante nel mondo per le specie migratorie e per le numerose attività economiche che sostengono, come la pesca, il turismo e l’agricoltura. Svolgono inoltre un ruolo fondamentale per contrastare le alluvioni fungendo da casse di espansione. Le nostre zone umide rappresentano per molti uccelli migratori un ”pit stop”, una sorta di area di servizio lungo le rotte di migrazione, per la sosta, l’alimentazione, ma anche per la nidificazione". Anche se Federparchi non lo dice, non scordiamo che la caccia è una delle attività che più di tutte ha contribuito al mantenimento di zone umide cruciali per i passaggi migratori di specie protette e non.