E' guerra tra l'unica erede del patrimonio di Margherita Hack, la donna che si è presa cura dell'astrofisica e del marito durante i loro ultimi anni, e tre organizzazioni animaliste. La Hack aveva fatto testamento, lasciando la propria casa e 100 mila euro a Tatjana, legata alla coppia da una profonda amicizia, oltre che dalla passione per la scienza. A tre associazioni animaliste (il rifugio Astad, il Gattile e l’Enpa di Trieste) avrebbe poi voluto lasciare 20 mila euro ciascuna. Il testamento prevedeva i lasciti dopo la morte sua e del marito, che è poi morto qualche mese dopo la dipartita della Hack. Ma le tre organizzazioni sarebbero state escluse da un successivo testamento, redatto proprio dal marito, che appunto lasciava tutto alla badante.
Le associazioni, rimaste con un pugno di mosche in mano protestano, anche perchè ritengono l'uomo non capace di intendere e volere, (era malato di Alzehimer) quando ha fatto testamento. "Avremmo voluto che si fossero realizzati i desideri di Margherita - dice Giorgio Cociani presidente del gattile -. Ma non solleveremo polveroni. Bisognerebbe farle capire (alla signora Tatjana) che non si è comportata nel modo in cui si sarebbe comportata Margherita. Ci siamo trovati di fronte a uno stravolgimento totale della volontà di Hack. Margherita se n’è sempre fregata dei soldi e non sapeva di non poter disporre post mortem del suo patrimonio". "Sono state tradite le volontà di Margherita. Rimane l’amarezza di vedere, dopo la sua morte, quanto bassa sia l’umanità..." dichiara aspramente Franca Varridi Antonini, presidente dell’Astad.
Indiscrezioni riportate sul Piccolo di Trieste dicono che effettivamente al marito Aldo le frequentazioni animaliste della consorte non andassero giù e che non sopportasse più quelle visite degli amici che le facevano compagnia, ottenendo in cambio dalla scienziata fondi per le loro associazioni.