E' bufera sul disegno di legge, in discussione al Senato, contro gli ecoreati. Il testo, grazie ad un emendamento votato in seduta notturna e con il parere favorevole del governo, contiene anche un salvacondotto per gli ha commesso disastri ambientali, a patto che si penta e rimedi al danno fatto. L'emendamento parla di "ravvedimento operoso" per chi ha commesso un delitto contro l'ambiente che può, evitare la punizione se "prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado provvede alla messa in sicurezza, alla bonifica e, se possibile, al ripristino dello stato dei luoghi".
Dopo le critiche ricevute, il governo ha annunciato un passo indietro. "Come ho avuto già modo di dire nel mio intervento nell'Aula del Senato - ha dichiarato il senatore del Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente -, il Pd non ha mai voluto cancellare il processo, e dunque la punibilità, per il colpevole di reato ambientale che si pente e quindi decide di bonificare. Al di là delle dinamiche che hanno portato ad un voto notturno e frettoloso nelle Commissioni Giustizia e Ambiente, correggeremo il testo in Aula per ripristinare la punibilità".
"La posizione del Partito Democratico - prosegue Stefano Vaccari - non è mai stata quella di cancellare la punibilità per i reati ambientali. Ricordo, infatti, che il Partito Democratico è stato il protagonista assoluto del disegno di legge che introduce 4 nuovi reati ambientali, tra i quali quello di inquinamento e quello di disastro ambientale. Riteniamo il 'ravvedimento operoso', ovvero la possibilità per il colpevole di sanare le conseguenze del reato, una fattispecie positiva che, tuttavia, può costituire solo un'attenuante specifica senza stabilire un principio di impunità".