Tg e carta stampata stanno riportando in queste ore l'allarme lanciato dall'Associazione Salviamo l'orso. “È fuori controllo da più di due anni un focolaio di tubercolosi bovina nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm). L’orso marsicano, l’orso a più alto rischio di estinzione al mondo - ne sono rimasti una cinquantina di esemplari - potrebbe scomparire improvvisamente, come si desume dalla letteratura scientifica”. Secondo l'associazione ci sono “serissimi rischi per tutta la fauna selvatica del Parco oltre che per le persone che vivono nel territorio del Parco e per i visitatori”. L’associazione chiede quindi che venga “subito istituita la zona infetta, che nella zona infetta per la prossima stagione sia prima di tutto vietato il pascolo cosi come fu già richiesto a giugno scorso dal ministero della Salute, richiesta ignorata dall’Asl competente e dai servizi veterinari regionali, che l’area sia bonificata ed i controlli sanitari e di sorveglianza intensificati”.
Ecco il commento di Franco Zunino, Segretario Generale AIW, interpellato da BigHunter
Direi che sia tutta un'esagerazione e ne ho già scritto in tante altre occasioni. Anni fa fu trovata una mucca infetta, che però fu subito isolata. Poi fu trovato un orso che si disse "morto per tbc bovina", ma che in realtà era in una situazione fisica di malnutrizione tale che, anche secondo alcuni veterinari, era ritenuta classica situazione atta a far "maturare" l'infezione (pare che il germe della tbc sia presente in gran parte degli esseri viventi e che solo in determinate situazioni patologiche esploda), ma alla quale non si poteva con certezza far risalire il vero motivo della morte, che poteva essere, appunto, anche da deperimento per scarsità di alimentazione. Lo scorso anno fu poi trovato un secondo caso tra i bovini, ma anche questo isolato (e credo che a questo debba farsi risalire il riciclaggio della notizia, perché, per quanto a me noto, nessun altro caso è stato trovato) e le stesse autorità competenti (la ASL di Avezzano) confermò la salute del bestiame presente nella zona, peraltro tutto sotto controllo continuo (anche se, secondo la stampa, le autorità del Parco avrebbero denunciato la ASL per inosservanza di controlli). In seguito le autorità del Parco diffusero un comunicato in cui confermavano (dopo diversi mesi!) che l'analisi del suddetto orso morto dava come esito un'infezione da tbc. Certo è che il Parco sostiene di aver indagato anche in altre direzione sui cosiddetti "portatori di tbc", quali cervi, caprioli, camosci, cinghiali ed anche tassi e volpi, e, se fatti, di questi controlli non si sa però nulla di preciso, né dove né quando né su quanti campioni (è notorio che gli animali selvatici non sono TUTTI tenuti sotto controllo veterinario come avviene per quelli domestici, e l'unico modo per farlo è a campione, con catture o uccisioni di capi di varie specie ed in varie località, di cui non si è però saputo nulla: che siano state tenute segrete in quanto notizie interne?).
Il problema nasce dal fatto che per varie altre ragioni da anni si è scatenata una faida tra gli ambientalisti e gli allevatori, colpevolizzati di far pascolare le mucche dove non si vorrebbero che lo facessero, pur essendo legittimo il diritto degli allevatori, forse colpevoli, si sussurra, di essersi o volersi difendere da soli dagli animali predatori in quanto si lamenterebbero di non essere mai regolarmente risarciti per i danni che subiscono, o di venire risarciti malamente e tardi. In passato ci fu un caso di avvelenamento di una carcassa di capra alla quale si fece risalire la morte di un'orsa e di tre cuccioli, ma non si è mai saputo chi fosse stato l'artefice del fatto. Evidentemente c'è qualcuno che ritiene di saperlo, ma non è soddisfatto dei risultati delle indagini della magistratura che avrtebbe finora scagionato tutti i supposti colpevoli.
Ben altri sono i problemi che affliggono l'orso marsicano, problemi anche scomodi per gli stessi ambientalisti, che per troppo amore vorrebbero un orso semidomestico e sempre disponbile alle loro osservazioni: loro sempre giustificati qualsiasi cosa facciano, gli altri, tutti colpevoli a prescindere, specie se allevatori e cacciatori.
Franco Zunino
Segretario Generale AIW
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