“Quando la natura incontra l’uomo – Malattie della fauna selvatica e rischi per la salute umana” è il titolo di un convegno organizzato a Castelnuovo Garfagnana dalla Provincia di Lucca e dalla Federazione Italiana della Caccia di Lucca con il Patrocinio dell’Unione Comuni Garfagnana, per sabato 21 febbraio. Ricercatori delle maggiori Università italiane - Milano, Pisa, Torino – il Corpo Forestale dello Stato ed esperti dalla Asl 2 Lucca, interverranno sui temi: fauna selvatica, attività venatoria, rischi derivanti per la salute pubblica in termini di patologie, contesto socio economico, fino al consumo di selvaggina e sanità alimentare.
"Secondo i rapporti della FAO la crescita della popolazione, l'espansione dell'agricoltura e l'aumento di filiere alimentari che si estendono a livello mondiale, hanno alterato drammaticamente il modo in cui le malattie emergono, scavalcano i confini delle specie, e si diffondono – spiegano gli organizzatori in una nota - Per gestire le malattie è necessario un nuovo approccio ed un interfaccia animali-uomo-ambiente. Il 70% delle nuove malattie, che sono emerse negli esseri umani negli ultimi decenni, sono di origine animale e, in parte, direttamente connesse al procacciamento alimentare. La continua espansione dei terreni agricoli in aree selvagge, insieme al boom a livello mondiale della produzione animale, ha significato che il bestiame e la fauna selvatica sono maggiormente in contatto, e noi stessi siamo a contatto con animali molto più che in passato".
"Ciò significa - continuano gli organizzatori - che non possiamo affrontare la salute umana, la salute animale e la salute degli ecosistemi in modo isolato gli uni dagli altri. Dobbiamo guardare a loro nell'insieme, e affrontare le cause della comparsa della malattia, la sua persistenza e diffusione, piuttosto che semplicemente combattere contro le malattie dopo che sono emerse. In particolare, l'agenzia ONU raccomanda che la raccolta di maggiori informazioni sull'origine delle malattie animali diventi la priorità assoluta, e le analisi conseguenti si concentrino sul miglioramento delle misure di valutazione del rischio e di prevenzione".