La battaglia tra scoiattoli grigi e quelli autoctoni rossi, rischia di avere un epilogo scontato, visto che il competitore americano è più forte e vorace. Ma in aiuto della specie autoctona potrebbe essere impiegato un predatore infallibile: la martora. Almeno così è stato fatto in Irlanda, dove dopo anni di tentativi con i contenimenti e le sterilizzazioni, arrivano i primi risultati positivi proprio grazie al mustelide.
Le martore infatti sono animali agili, capaci di arrampicarsi ed inseguire gli scoiattoli lungo i rami. Risultato: lo scoiattolo rosso, più piccolo, riesce a sfuggire al predatore rifugiandosi alle estremità dei rami, dove le martore non si spingono, ma nemmeno gli scoiattoli grigi, più grossi e pesanti.
Sarebbe ormai fatto consolidato che la crescita delle popolazioni di martora, animale protetto nel Regno Unito, coincide con la diminuzione di esemplari di scoiattolo grigio. Si tratta della prima prova documentata della graduale scomparsa dello scoiattolo grigio senza alcun intervento umano. Le prospettive sono buone, si pensa che di questo passo entro venti anni gli scoiattoli rossi avranno recuperato la propria nicchia ecologica mentre i roditori americani saranno scomparsi.