Ammontano a 584 mila euro i danni richiesti a Regione e Provincia di Ravenna dalla Cooperativa agricola braccianti per non aver protetto le coltivazioni dai daini. Gli agricoltori chiedono la condanna “all'adozione di misure a protezione della proprietà privata e delle attività economiche”. La Cab è proprietaria di terreni agricoli “con vocazione specifica a vivaio e orticole” a Savio di Ravenna, cioè a “ridosso della pineta di Classe”, dove sarebbero dovuti avvenire gli abbattimenti dei 67 daini considerati in eccesso. Il Consiglio di Stato ha sciolto ogni dubbio sulla legittimità degli interventi, ma le continue battaglie animaliste hanno di fatto interrotto ogni operazione.
Secondo la Cab il danno è anche indiretto. Visto che molti clienti, allarmati dalla presenza dei daini, hanno preteso garanzie di produzione per non avere problemi. Per questo sarebbero già stati sborsati 25 mila euro a titolo risarcitorio. Cabs ha deciso di portare Regione e Provincia in tribunale perché vede impraticabili le scelte amministrative dei prossimi cinque anni. Assolutamente inidonee, dice, visto che si parla di sterilizzazione. Cosa che non impedirebbe ai daini di entrare nei terreni e danneggiare le coltivazioni.
Secondo la Provincia il problema è ben più ridimensionato. Nel periodo in esame, la Provincia, “pur riscontrando limitati danni in un’area ristretta di qualche decina di metri quadrati, ha tuttavia stimato per eccesso un indennizzo pari a 5 mila euro circa, corrispondente a un ettaro interessato dall’attraversamento daini”. E pertanto “provvederà a indennizzare la Cab per tale somma seguendo l’iter burocratico delle domanda relative alle culture raccolte nel 2014”.
La Provincia evidenzia che ha ritenuto di adottare un piano di contenimento non per mezzo del solo abbattimento ma anche tramite altre misure tra cui la sterilizzazione. Fa inoltre notare “che il piano di abbattimento approvato a novembre 2014, è stato solo in parte attuato” perché “oggetto di manifestazioni di dissenso”.
(Romagnanoi)