La Gazzetta di Parma riporta il caso di un cane “sbranato davanti agli occhi del suo padrone a soli 70 metri dal sentiero” durante una battuta di caccia alla volpe nell’ambito di un piano di controllo. L'articolo parla di un grande esemplare di lupo, che ha aggredito il segugio, uccidendolo in pochi secondi con un solo potente morso al torace. L’aggressione sarebbe avvenuta sotto la chiesa di Sivizzano, in località Valli di Traversetolo, a soli 70 metri dal sentiero spesso frequentato da famiglie con cani al guinzaglio.
Ad assistere, e a raccontare in seguito tutta la scena, oltre al proprietario del cane, c'erano una decina di cacciatori esperti. "Avevo appena rilasciato i cani – spiega il padrone del segugio Claudio Fontanesi – ma la cosa più terribile è che il lupo non ha ucciso per difendere il territorio, voleva mangiarlo. Era affamato e non si voleva staccare dalla preda: abbiamo dovuto sparare colpi in aria per allontanarlo".
Fontanesi racconta di aver già visto questo esemplare. "Faccio il boscaiolo e il cacciatore da quando avevo 18 anni e ora ne ho 46 – spiega sul quotidiano –, conosco i nostri boschi come le mie mani. Noi cacciatori avvistiamo regolarmente lupi nelle nostre zone. Ma questa è la prima aggressione durante una battuta di caccia. Il bosco era piuttosto rado e abbiamo visto tutta la scena. Non avevo mai provato una paura del genere. Non andrò mai più alle battute coi miei cani e molti altri cacciatori la pensano come me".
Simili aggressioni si sono già verificate nella zona. Pochi mesi fa l’Atc Pr4 aveva denunciato sulle pagine della Gazzetta di Parma la presenza sempre più frequente di lupi nella zona, fino a Montechiarugolo, invitando i cittadini a non liberare i cani in prossimità delle zone boschive.